Sensori Interni

sensore_internoI sensori vengono comunemente utilizzati all’interno di un’abitazione, negozio o ufficio. Rappresentano l’ultimo “baluardo” in un impianto di antifurto. E’ chiaro che non dovremmo arrivare a far penetrare il malintenzionato all’interno del nostro appartamento, ma se ciò dovesse accadere il sensore segnalerà alla centralina l’intrusione.

I sensori da interno Pir sono quelli più utilizzati. Abbiamo visto come riescano a “rilevare” a distanza la temperatura di un corpo animato o oggetto, riuscendo a distinguere tra animale ed essere umano, funzione “pet immune“.

Si presentano come una piccola scatolina che andrà installata a muro per coprire il più vasto raggio di azione possibile. Solitamente è sufficiente l’installazione di un sensore per stanza che copre un arco di 170-180 gradi o addirittura di 360 gradi se ci riferiamo a quelli installati a soffitto. In questo campo visivo il passaggio di un intruso provoca l’invio di un impulso di allarme alla centralina collegata con il sensore in maniera filare oppure wireless.

Da non confondere i sensori con i rilevatori di presenza. Questi ultimi sono utilizzati in uffici e strutture commerciali per controllare la presenza di persone o la quantità di luce emessa dalle finestre in modo da regolare l’accensione o lo spegnimento dell’ illuminazione artificiale e del riscaldamento o condizionamento.

E’ consigliabile fare attenzione al punto in cui si montano i sensori da interno. Evitare di esporli a fonti di calore, a ventilazioni, vicino a lampade o bocchette dell’aria condizionata, davanti a specchi o superfici riflettenti che possano disturbare la rilevazione. Da tenere conto che il sensore riesce a controllare meglio una persona che si muove in maniera trasversale rispetto a lui in confronto ad una che si muove frontalmente.

Il costo di un sensore da interno è piuttosto modesto. Si parte da 30-40 euro e si sale fino a 100 euro per un prodotto di alta qualità.

Doppia frequenza e doppia tecnologia cosa significano:

con il termine doppia frequenza intendiamo il sistema con cui comunica il sensore con la centralina. Utilizza due frequenze, a 433 e 866 Mhz. Ciò è necessario per evitare il cosiddetto “jamming”, tentativo di “sabotare” il sistema di allarme. Nel caso in cui una delle frequenze non sia disponibile per la trasmissione (anche per causa di un’interferenza ambientale ), l’impianto utilizza l’altra frequenza.

Quando parliamo di doppia tecnologia intendiamo che il sensore non è dotato solo di rilevatore Pir, ma anche di un sistema ad onde magnetiche che segnala la presenza di intrusi. Quindi l’allarme “scatterà” quando il sensore verifica la presenza in entrambi, AND, i casi, ovvero INFRAROSSI + MICROONDE.

 

2 commenti

  • buongiorno, vorrei un consiglio. Ho un sensore a raggi infrarossi montato vicino l’ingresso della mia casa, internamente, che punta sulla porta. E’ da un po’ di tempo che scatta senza motivo. Non ho animali domestici per cui presumo che dipenda da un malfunzionamento. Sono costretta a disattivare l’antifurto altrimenti sveglio tutti con la sirena di notte, cosa posso fare? grazie

  • Marcello Nicoletti

    purtroppo detta così non ci fornisci grossi elementi per capire. Se è un rilevatore wireless potrebbero essere le batterie, se è cablato ti consigliamo la sostituzione. Se hai altri sensori interni potresti disabilitare quello e vedere se si tratta effettivamente di un problema legato al singolo rilevatore.

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