Come funziona il Commutatore Telefonico per Antifurto
Il commutatore telefonico è un componente molto interessante che si trova ormai in quasi tutti i kit o impianti di allarme. Si tratta di una scheda con chip dedicato che molte centraline hanno al loro interno, ma può essere anche installato a parte e collegato via filo alla centrale. La peculiarità principale di questo combinatore o commutatore è quella di interfacciarsi con il telefono per far partire un messaggio pre registrato a dei numeri scelti precedentemente.
In pratica ci avverte con il telefono, sia linea fissa PSTN oppure mobile GSM, che l’allarme è “scattato” permettendoci di intervenire fisicamente oppure via remoto.
Il prezzo di un combinatore telefonico è a noi invisibile, perchè lo troviamo incorporato nella centralina. La scheda , o comunque il box con tastiera e led di programmazione, può comunque essere comprata in un secondo momento con un costo che oscilla tra i 40 ed 80 euro.
Si possono impostare i numeri di chiamata, la sequenza, la durata degli squilli ed il comportamento da tenere in caso di mancata risposta, ovvero la latenza fra una chiamata e l’altra. Alcuni commutatori prevedono anche l’invio di SMS in caso di allarme o guasto.
All’interno del commutatore telefonico troviamo un chip EPROM in grado di memorizzare il nostro messaggio che registreremo tramite microfono integrato. Solitamente è una cosa del genere “attenzione degli ignoti si sono introdotti in casa del Sig., sita in via…”. E’ importante dare dei riferimenti precisi dell’ ubicazione della casa con il nostro cognome. Il combinatore telefonico può essere infatti collegato anche alle forze dell’ordine, previa richiesta scritta.
Una volta che abbiamo ricevuto il messaggio al telefono possiamo disabilitare l’allarme tramite tastiera telefonica, o spengere alcuni componenti dell’ impianto di antifurto oppure metterci in preascolto utilizzando il microfono presente sulla centralina. Ciò sarà utile per capire se è presente realmente qualcuno in casa o se si tratta di falso allarme.
Come già specificato i combinatori possono lavorare sia su linea fissa che su quella mobile. Nel primo caso collegheremo il classico cavetto RJ45 al commutatore, nel secondo caso dobbiamo procurarci una sim da installare nell’ apposito alloggiamento.
E’ sempre da preferire un commutatore che è in grado di lavorare sulle due linee, in caso di manomissione dei fili telefonici potrà comunque lavorare sulla rete del cellulare.